Abbiamo incontrato Elio Pellicioli, titolare oramai da 24 anni, per una chiacchierata sulla sua (si può dire storica) attività che a dispetto di molte altre procede bene. Per quanto spesso argomento tabù, il mondo del sesso è per Elio, “consulente edonistico specializzato in tecniche del piacere emozionale”, nato e residente a Bergamo, fonte di reddito e di grandi soddisfazioni. Abbiamo così avuto modo di scoprire qual è il segreto che tiene in piedi la sua attività da 24 anni, oltre che qualche curiosità sulla sua clientela, lecchese e non.
Come mai hai deciso di intraprendere proprio questa tipologia di attività e perché a Lecco?
Sono nato con questa predisposizione, potremmo parlare di indole: il sesso e tutto ciò che ne concerne sono da sempre stati al centro del mio interesse, sin da ragazzo. 24 anni fa, quando ho deciso di aprire un negozio, Lecco era ancora zona “scoperta.
Consapevole del fatto che a quei tempi anche la tipologia di attività che volevo avviare era poco conosciuta mi sono comunque buttato e così è nato il Sexy Shop.
Sex toys: che cosa sono?
I sex toys non sono solo giocattoli sessuali pensati per procurare piacere e favorire una sessualità più libera, aperta e fantasiosa, ma sono anche strumenti di benessere in grado di tonificare, massaggiare e risvegliare le zone erogene maschili e femminili.
Come è stata accolta la novità?
Come tutte le cose che non si conoscono potrei dire che l’opinione pubblica era intimorita: la gente probabilmente si immaginava chissà che cose dietro le vetrine oscurate, giri di prostituzione, vendita di materiale illegale… poi pian piano anche la novità smette di spaventare e i clienti sono arrivati. Tra un mese circa le vetrine verranno scoperte: ho dovuto inizialmente coprirle per legge, per evitare oltraggio al pudore. In esposizione metterò scarpe e lingerie, con attenzione al femminile.
Parliamo dei clienti: qual è la tipologia?
Posso finalmente dire che dopo 24 anni sono più le donne degli uomini a venire nel mio negozio: le cose sono cambiate, non c’è dubbio. La donna ha preso una nuova consapevolezza di sé, si è “elevata” al livello dell’uomo: mi piace studiare queste cose e ho voluto capire meglio l’universo femminile, non saprei come spiegare. Le donne sono molto più curiose degli uomini, hanno un cervello altamente empatico e vogliono giocare, molto di più. E sono spigliate. L’uomo invece è competitivo e, come dire, “tontolotto”: per lui è tutta una gara tra maschi. Per cui non è raro che tra i miei clienti ci siano donne, sia ragazze che già adulte, che vengono per comprare il giochino o altri gadget non per sé stesse ma per il compagno, spesso vergognoso ad entrare e allora manda avanti lei.
Quindi hai più clienti donne. E il resto?
Ci sono molti giovani che vengono, appena compiuti i 18 anni. Ultimamente, forse anche grazie alla vicinanza del Politecnico, molti stranieri. Per la maggior parte però sono italiani, etero, bisex, lesbo e gay, insomma un vasto ventaglio di clientela che io cerco di accontentare al meglio, non solamente vendendogli il prodotto richiesto ma informandomi con qualche domanda preliminare. Vendo anche la mia professionalità, non solo gadget, e anche per questo sono molto conosciuto, mi alimento di passaparola tra i clienti.
Quali sono gli oggetti più venduti?
Anche in questo caso devo dire che le cose sono cambiate: il classico vibratore è superato, nella top list dei gadget venduti rientrano l’ovetto telecomandato wireless, il rabbit (un tipo di vibratore) e lo strumento di dominazione per eccellenza, le manette.